Tra l'ansia e il conflitto interiore: alla ricerca della pace nella condizione umana.

Pubblicato il 4 marzo 2024 alle ore 09:36

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In questa società, il tessuto dell'educazione e della morale si intrecciano in un labirinto di tensioni interiori, un calvario che affligge l'animo umano. Ciò che dovrebbe essere un faro guida diventa un fardello, opprimente e incessante. L'educazione, forgiata in questo fragore di doveri e aspettative, non fa che alimentare il conflitto interiore. Ci sentiamo costantemente in balia di un'ansia pervasiva, una tensione che ci avvolge come un'opprimente nebbia.

Nell'infanzia, ci viene inoculata questa inquietudine, e da allora non ci abbandona più, si insinua nel nostro essere, come un parassita che si nutre della nostra pace interiore. Non importa cosa facciamo, sempre c'è qualcosa che ci tormenta, un dubbio, un rimorso, un'incertezza che ci lascia intrappolati in una spirale di auto-flagellazione psicologica.

Il tempo stesso diventa il nostro nemico, un tiranno implacabile che ci costringe a una frenetica corsa contro noi stessi. Se ci concediamo un momento di riposo, subito la colpa ci attanaglia, ci siamo lasciati sopraffare dalla pigrizia, ci siamo arresi alla nostra debolezza. Se invece ci dedichiamo a compiere azioni virtuose, un sussurro maligno si fa strada nella nostra mente, dubitando delle nostre intenzioni, suggerendo che il bene che facciamo è futile, destinato a essere sfruttato o distorto.

È una lotta senza fine, una danza macabra tra il desiderio di fare il bene e la paura di essere ingannati, tra la ricerca di un senso e la minaccia del peccato e della punizione. In questo teatro dell'assurdo, siamo tutti protagonisti e vittime, condannati a oscillare tra la speranza e il disincanto, tra la fede e il dubbio.

Eppure, non possiamo arrenderci a questa oscurità. In mezzo al tumulto interiore, dobbiamo trovare la forza di agire, di lottare per una speranza che trapela dalle crepe del nostro cuore ferito. Forse è proprio in questa fragilità, in questa lotta interiore, che risiede la nostra umanità più autentica. Forse è solo abbracciando il nostro conflitto interiore che possiamo sperare di trovare la nostra pace, la nostra verità, nella giungla tumultuosa della condizione umana.

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