La nascita della televisione e la sua vera storia: Uno strumento di guerra nell'era moderna

Pubblicato il 9 febbraio 2024 alle ore 08:42

La televisione, nata come un mezzo di comunicazione rivoluzionario nel XX secolo, ha da sempre rivestito un ruolo fondamentale nella società contemporanea. Tuttavia, la sua genesi e il suo scopo originale sono spesso misconosciuti. La televisione non è emersa semplicemente come un mezzo di intrattenimento o di informazione, ma ha avuto fin dall'inizio una dimensione strategica e politica.

L'invenzione della televisione risale al periodo tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo, quando scienziati e inventori stavano esplorando nuovi modi per trasmettere e ricevere immagini in movimento. Tuttavia, è negli anni '20 e '30 che la tecnologia cominciò a prendere forma concreta, grazie a pionieri come John Logie Baird e Philo Farnsworth, che contribuirono allo sviluppo dei primi sistemi di trasmissione televisiva.

Ma perché è stata inventata la televisione? La sua creazione non è stata semplicemente dettata dalla curiosità scientifica o dalla volontà di intrattenere le masse, ma anche e soprattutto da un desiderio di controllo e influenza. Fin dalla sua nascita, la televisione è stata concepita come uno strumento di propaganda e manipolazione di massa, utilizzato per diffondere ideologie, promuovere valori e influenzare le opinioni pubbliche.

Nel corso del tempo, la televisione si è evoluta da un semplice strumento di comunicazione a uno strumento di guerra psicologica. La sua capacità di raggiungere milioni di persone contemporaneamente e di plasmare le loro percezioni e opinioni ha reso la televisione un potente strumento di controllo sociale e politico. I governi e le élite dominanti hanno rapidamente compreso il suo potenziale e hanno investito ingenti risorse nella sua produzione e diffusione.

Oggi, la televisione è ovunque, nelle case, nei bar, negli uffici e persino nei dispositivi portatili. È diventata una presenza costante nella vita di miliardi di persone in tutto il mondo, influenzando in modo significativo il modo in cui pensiamo, agiamo e percepiamo il mondo che ci circonda.

Tuttavia, mentre la televisione può essere un potente strumento di controllo e manipolazione, è anche un mezzo attraverso il quale è possibile diffondere conoscenza, promuovere la cultura e sensibilizzare l'opinione pubblica su questioni importanti. Pertanto, è fondamentale che la televisione sia utilizzata in modo responsabile e etico, al servizio dell'interesse pubblico e non di interessi privati o politici.

L'educazione delle masse attraverso la televisione non dovrebbe essere subordinata al mercato o agli interessi delle élite dominanti. Al contrario, dovrebbe essere considerata un diritto fondamentale, garantito e protetto dalle istituzioni democratiche. Solo così sarà possibile garantire che la televisione continui a svolgere il suo ruolo di strumento di informazione, educazione e sviluppo sociale, senza essere distorta o manipolata a fini politici o commerciali.

In conclusione, la televisione è molto più di un semplice mezzo di intrattenimento o di informazione. È uno strumento di potere e influenza che può essere utilizzato per plasmare le menti e le opinioni delle masse. Tuttavia, è anche un potente strumento di educazione e sensibilizzazione che, se utilizzato in modo responsabile, può contribuire a promuovere il progresso e il benessere della società nel suo complesso.

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